In attesa della Fed, il FTSE Mib continua a ruggire

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Nelle ultime due settimane il FTSE Mib ha messo a segno un poderoso rally rialzista, che lo ha portato a ridurre sensibilmente le perdite del 2016. Ancora una volta i mercati hanno sorpreso, quando il peggio sembrava ormai alle porte, con la bocciatura del referendum costituzionale e le dimissioni di Renzi, è arrivata la mano di Draghi a sollevare i mercati.  L’allungamento del Quantitative Easing per altri 9 mesi, nonostante la riduzione da 80 a 60 miliardi al mese di acquisti, ha dato ulteriore linfa ai listini azionari. La nomina di Gentiloni, poi, è stata vista come un segnale di continuità, in altre parole come decisamente meno rischiosa rispetto ad un voto anticipato.

Il FTSE Mib, dai minimi toccati a fine novembre poco sopra l’importante supporto dei 16.000 punti, ha dato avvio ad un poderoso rally, in grado di sollevare le quotazioni di oltre 15 punti percentuali in altrettanti giorni, fino ai 18.780 punti di martedì sera. Fra i protagonisti di quest’ultima seduta troviamo senz’altro Mediaset, ha guadagnato oltre 30 punti percentuali, sulla scia delle news in arrivo dalla Francia, con la scalata di Vivendi. Da segnalare anche il rally di Unicredit, con una salita 15%, mentre Intesa si è fermata poco sotto quota 3%. Sul fronte dei petroliferi Eni ha guadagnato mezzo punto percentuale, mentre Saipem oltre il 4%. In forte calo anche lo spread fra i decennali italiani e quelli tedeschi, poco sopra quota 150.