Saipem: +25% in 25 giorni

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Il titolo azionario Saipem ha messo a segno un importante rimbalzo, risalendo da 2,95 a 3,70 euro, per poi posizionarsi sui 3,60-3,65 euro per azione. Saipem è stata grande protagonista sul paniere milanese, dapprima con un vero e proprio crollo, fino ad arrivare a perdere oltre il 40% da inizio anno, per poi recuperare con forza nelle ultime settimane. Complici una serie di importanti commesse per Saipem nelle infrastrutture petrolifere, ma anche il recupero delle quotazioni del petrolio, fondamentale per garantire la profittabilità di Saipem. Nelle sedute del 25 e 26 settembre, inoltre, i pezzi scambiati hanno superato i 20 milioni per seduta, per un controvalore superiore ai 70 milioni di euro per ciascuna delle due giornate, a testimonianza del grande interesse degli investitori per Saipem

Analisi tecnica su Saipem

La svolta per le azioni Saipem è arrivata a fine agosto con l'annuncio di nuove commesse ed un balzo in borsa del 6%. Il trend si è virato, così come i principali indicatori. L'interesse degli operatori è tornato ad essere alto anche in acquisto. Dal punto di vista tecnico va segnalato il superamento di 3,30 per Saipem, con l'importante conferma sopra i massimi estivi a 3,55, che ha aperto spazio per l'ulteriore ripresa del titolo petrolifero.

Saipem, l'analisi di Puviani

Tony Cioli Puviani a fine agosto pubblicamente dichiarò “hold” su Saipem che prezzava fra i 3 ed i 3,05 euro per azione, insomma nel mezzo della burrasca. Il titolo era in una situazione tecnicamente quantomeno complessa. Oggi il trader Puviani ci spiega in maniera pragmatica quali erano i motivi per la sua view.

tony cioli puviani"Se esaminiamo il grafico con time frame mensile di Saipem dal gennaio 2016, ci accorgiamo che, tenendo conto delle opportune rettifiche, il valore massimo del 2016 era di oltre €94, oggi, mentre scrivo, vale €3,7, ovvero il 4% del valore di neanche due anni fa. Questo per dire che il titolo  Saipem è stato svenduto causa i suoi fondamentali e la sua posizione finanziaria davvero brutta. Se un titolo perde in poco tempo oltre 24/25 del suo valore (parliamo del 95%!); vuol dire che siamo difronte alla roulette: può succedere di tutto!  L’esasperazione della speculazione ribassista professionale ma anche istituzionale, che in maniera ingente sta shortando il titolo, consente degli eccessi ribassisti del tutto analoghi alle bolle rialziste più esasperate. Saipem ha bisogno di un prezzo del petrolio sopra ai USD 50 per sperare di continuare a vivere, ha un potenziale di acquisire commesse importanti in ogni momento, è in continua ricerca di diversificare il suo core business, presenta sempre anche potenzialità rialziste che, se vengono raffrontate al valore storico, possono essere marginali, ma se rapportate ai valori attuali potrebbero essere davvero importanti.  Quanto detto lascia intuire facilmente come solo questa tipologia di titoli possa offrire potenzialità di upside davvero clamorose, il valore di fine agosto di €2,95 se raffrontato a quello attuale di €3,7 significa oltre il 25% di incremento, è decisamente tanto! Ovviamente comperare a fine agosto presentava decisi rischi, ma talvolta prendere il coltello che cade dall’alto vale la pena! Chi compra oggi, in una situazione tecnica decisamente più confortevole, lo fa con maggior disinvoltura ma paradossalmente rischia di più. Capito questo concetto che per i più sarà discutibile, si può intuire la mia logica per cui in quel periodo suggerivo un “hold” sul titolo! Sono stato fortunato, ci vuole anche “quello”!

Ecco dunque l'analisi di Puviani su Saipem, con il titolo del comparto delle infrastrutture petrolifere che resta uno dei più seguiti sul listino di Piazza Affari.