BANK OF ENGLAND: 3 VOTI PER UN RIALZO DEI TASSI

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Lo scenario macroeconomico del Regno Unito in declino preoccupa la Bank of England, che inizia a mostrare l’intenzione di alzare i tassi di interesse prima del previsto. Nei mesi scorsi si era mossa Ms Forbes, un voto solitario per il rialzo dei tassi, ma relativamente poco pesante perché destinata a lasciare il board proprio alla fine di questo mese, il prossimo 30 giugno. Le cose sono cambiate nel meeting odierno, con due colleghi che hanno affiancato il voto della Forbes: Michael Saunders e Ian McCafferty per una votazione conclusasi sul 5 a 3 per il mantenimento dei tassi al minimo storico di 0,25%.

La Bank of England non resta dunque indifferente rispetto a una serie di dati macroeconomici in peggioramento, con l’inflazione che ha ampiamente superato il target del 2%, arrivando a sfiorare il 3, valore che la Bank of England prevede a questo punto venir superato nei prossimi mesi (mentre precedenti analisi di inizio anno avevano previsto un picco del 2,8%, da raggiungere soltanto nel 2018). Nel mentre crescono meno del previsto i salari e cala anche la spesa dei consumatori privati, che vedono eroso il loro potere d’acquisto sulla scia della crescente corsa dei prezzi. Uno scenario in gran parte previsto da Mark Carney nei mesi scorsi.

Gli investitori non si attendevano questa mossa, che avvicina dunque le possibilità di un ritocco dei tassi a fine estate ed hanno premiato la sterlina. Il cambio euro/sterlina si è portato da 0,88 a 0,8722 subito dopo la votazione, per poi assestarsi a 0,874. Ma la sterlina recupera anche contro il dollaro, salendo da 1,27 a 1,277. La Bank of England resta dunque a fianco dell’economia britannica -  il cui Pil è cresciuto solo dello 0,2% nel primo trimestre 2017– per ora senza intervenire direttamente, ma facendo sentire una presenza  rassicurante in questa fase di crisi politica del Regno Unito.