Bitcoin e Ripple, che caduta!

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Le criptovalute hanno frenato la loro corsa. Nel giro di pochi giorni sono usciti dal mercato delle monete virtuali, le cryptocurrency appunto, circa 150 miliardi di dollari, portando la capitalizzazione di Bitcoin, Ethereum e soci da un massimo superiore agli 830 miliardi fino a scendere sotto quota 680 miliardi. Il Bitcoin è scivolato nuovamente da quota 17.000 dollari, tornando sotto i 14.000 dollari. La capitalizzazione dei quasi 17 milioni di Bitcoin circolanti (in realtà quelli disponibili sono meno, parte di essi è andata perduta) risulta al momento pari a 230 miliardi di dollari, ponendo il Bitcoin saldamente in testa alla classifica delle criptovalute, con un peso sul totale del 34%. Segue l’Ethereum, che ha scavalcato Ripple con un grande rally, arrivando oltre quota 1.200 per moneta per una capitalizzazione che si attesta a 120 miliardi di dollari, pesando per il 17% sul totale delle criptovalute. Fra le criptovalute che hanno accusato meno la discesa degli ultimi giorni si segnala anche OmiseGO, che è rimasta sopra quota 21 dollari nonostante la frenata del settore. Ancora in volo Kucoin Shares, che è raddoppiata salendo a quota 18 dollari, così come Binance Coin, che ha messo a segno un +150% nelle ultime sette sedute. Nel frattempo il numero totale di criptovalute ha ormai raggiunto e superato quota 1.400. Quante di essere sono destinate a durare nel tempo?

Ripple: da criptovaluta emergente a un tonfo del 50%

bitcoin criptovaluteSulla dicesa del totale delle cryptocurrency pesa senz’altro il crollo di Ripple, moneta virtuale non decentralizzata per i pagamenti che pareva essere stata ben accolta dalla banche. Ripple, la migliore valuta nel corso del 2017, con una crescita a 4 cifre, ha moltiplicato di 15 volte il suo valore fra dicembre ed i primissimi giorni di gennaio, salendo da 20 centesimi di dollaro fino a dei massimi sopra quota 3 dollari, in area 3,30. Arrivata su questi valori, però, la brusca frenata, con le quotazioni di Ripple che sono crollate fino a dei minimi in area 1,50 dollari, da cui si è innescato un rimbalzo tecnico che ha riportato Ripple a ridosso di quota 2 dollari. La capitalizzazione di Ripple ha conseguentemente subito una brusca frenata, scivolando da 120 miliardi fino a 70 miliardi di dollari.