Carney: I tassi restano fermi. Anzi, presto li devo alzare...

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Prosegue il rally dell'euro, ma anche la sterlina torna protagonista sui mercati, indossando la divisa da battaglia e provando a recuperare una piccola parte del terreno perduto negli ultimi 16 mesi. A spingere al rialzo il pound sono le parole di Mark Carney, che ha sorpreso i mercati, affermando che la Bank of England potrebbe alzare i tassi di interessi. L’argomento sarà sul tavolo delle discussioni nei prossimi mesi, ha spiegato Carney nel suo discorso da Sintra. Di fatto le parole di Carney rappresentano quasiun cambio di opinione rispetto a quanto dichiarato la scorsa settimana, quando affermò, in merito ad un possibile rialzo dei tassi ora “is not yet time”, non è ancora tempo. L’ultima votazione della Bank of England, infatti, si era conclusa sul 5 a 3 per il mantenimento dei tassi ai minimi storici dello 0,25%, con Carney che nei giorni seguenti era intervenuto spiegando, appunto, come non fosse ancora il momento di alzare i tassi e confermando il suo voto, di fatto, per un mantenimento dei tassi a zero.

La Bank of England e il rialzo dei tassi

banca di inghilterraNell'intervento di mercoledì, però, il dietrofront: Carney ha affermato che molto probabilmente presto potrebbe essere necessario rimuovere parte degli stimoli monetari e che nei prossimi mesi l'argomento del rialzo dei tassi sarà al centro del dibattito, in un contesto internazionale che pare in ripresa. Il governatore, probabilmente, vede il crescente rischio di un inflazione galoppante nel Regno Unito: i prezzi erano fermi al palo a inizio 2016, ora l'inflazione inglese sfiora il 3%, una soglia che molto probabilmente sarà superata nella seconda parte dell'anno. Cresce invece decisamente meno l'economia, con il pil britannico che ha messo a segno un misero +0,2% nel primo trimestre 2017, mentre anche i salari salgono ad un ritmo inferiore rispetto all'inflazione. La reazione sui mercati valutari non si è fatta attendere, con il pound che ha recuperato oltre un punto percentuale contro l’euro, risalendo in area 1,14 e contro il dollaro, muovendosi da 1,282 a 1,295 (per poi cedere leggermente contro entrambi in serata). Dal punto di vista tecnico la sterlina prova dunque a rialzare la testa dopo le discese delle ultime settimane che avevano fatto seguito alla delicatissima situazione legata alla crisi del governo di Theresa May e all'inizio del negoziato Brexit con l'Europa.