Google scavalca Apple nella classifica dei brand

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E giunse il giorno in cui Google si mangiò anche la “mela”. Secondo l’edizione 2017 appena pubblicata della classifica Brand Finance Global 500 il marchio di maggior valore a livello mondiale è quello di Google, dopo che per un lustro Apple non ha avuto rivali. Google ha sfondato quota 109 miliardi di dollari (poco più di 100 miliardi di euro con il cambio corrente), sorpassando la casa di Cupertino.

Decisamente bassa la classifica per i marchi italiani. In crescita Eni, con un valore di 11,2 miliardi di dollari (10,3 miliardi di euro), primo alla 122esima posizione, grazie a una crescita del 26%.
Cala vistosamente Enel (203esimo posto), sale Gucci (219esimo) mentre perde qualche posizione Telecom Italia (239esimo). Bene anche il brand Ferrari (258esimo). Tra i 500 migliori troviamo anche il Gruppo Generali (301esimo), Intesa Sanpaolo (371esimo), Poste Italiane (423esimo) e Prada (463esimo). Significativa l’uscita dalla classifica della Fiat, come pure di Unicredit.

Tornando ai vertici della classifica, lo studio fatto da Brand Finance, la società londinese di consulenza strategica e di valutazione, ha evidenziato come il valore monetario del marchio del primo motore di ricerca in circolazione sia aumentato, nel corso 2016, del 24%, rimanendo leader nel settore del web, fulcro del suo business fondato ormai sulla raccolta pubblicitaria che da portato ricavi in crescita del 20%.

Segnali negativi invece per Apple, il valore è diminuito del 27% arrivando a 107 miliardi di dollari (circa 99,2 in euro). Le motivazioni sono da ricercarsi negli ultimi iPhone che hanno ridotto i rendimenti e sembrano avviati a raggiungere il punto di saturazione del mercato, anche a fronte di prodotti concorrenti sempre più competitivi, come denota il mercato cinese. Al terzo posto si colloca Amazon (con 106,3 miliardi di dollari, 98,4 prezzati nella valuta unica). 

Brand Finance ha valutato anche la forza dei marchi, cioè la solidità, tramite la comparazione di fattori come gli investimenti in ricerca e sviluppo, gli asset durevoli, il marketing, il ritorno d’immagine, il fatturato e i margini.

In questa particolare classifica il marchio più forte è Lego che sostituisce la Disney.
Gli altri marchi forti sono Google, Nike, la Ferrari (merito del miglioramento degli investimenti, la qualità del prodotto e l’esposizione del brand) e Visa.
Dato significativo è costituito dalla crescita cinese. Per la prima volta, il valore complessivo dei marchi degli istituti del sol levante (del 24% sul totale), ha superato quello delle banche Usa (23%). Brutte notizie per Trump sono anche date dalla banca con il brand che vale di più al mondo: l’Icbc, con un incremento del 32%, mentre Wells Fargo ha perso la prima posizione. Male le banche europee: gli istituti più importanti del Regno Unito, Francia, Germania e Italia (Hsbc, Bnp Paribas, Deutsche Bank e Intesa Sanpaolo) hanno perso posizioni e valore.