Il prezzo dell'oro torna sopra quota 1.260 dollari l'oncia

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La chiusura del prezzo dell'oro al di sopra della resistenza collocata in area 1.261/1.263 dollari l'oncia rappresenta un primo segnale di forza per il metallo giallo. Anche perché è arrivata nella parte finale dell'ottava, caratterizzata da un dollaro in ripresa sia contro l'euro che contro la sterlina. In questo scenario il prezzo dell'oro e riuscito a superare quota 1.260 dollari l'oncia, fino a chiudere le negoziazioni a 1.266,5 dollari l'oncia. Il trend di fondo per il prezzo dell'oro appare ancora positivo per via, appunto del superamento dei 1.261, con lo scenario incerto che aleggia sull'esecutivo di Donald Trump che desta non poche preoccupazioni. Tutto ciò mentre la oroFederal Reserve appare in ritardo nel percorso di rialzo dei tassi di interesse (senza però, almeno per il momento, alcuna intenzione di rincorrere l'inflazione). L'oro sconta, in positivo, questa situazione. Da segnalare, poi, per l'investitore europeo, il fatto che il recupero dell'oro in euro sia decisamente più contenuto rispetto a quanto visto nella quotazione nominale in dollari. Questo  per via del fatto che il prezzo dell'oro viene stabilito in dollari, valuta che nelle ultime settimane (con l'eccezione di venerdì) è generalmente risultata in calo sui mercati, con il prezzo dell'oro che ne ha beneficiato. Positivo anche l'argento che, trascinato al rialzo dall'oro, ha chiuso le negoziazioni a 17,35 dollari l'oncia.