Le quotazioni dell'oro tornano sopra quota 1.200 dollari

Pubblicato in News

Nelle ultime sedute abbiamo assistito ad un veloce recupero delle quotazioni dell’oro, che scontano aspettative per una politica monetaria da parte della Federal Reserve, la Banca Centrale Americana, meno aggressive (fattore solitamente positivo per il prezzo dell’oro), dopo le dichiarazioni del meeting di agosto da parte di Jerome Powell.

Prezzo dell'oro: analisi tecnica

federalreserveDurante l’estate 2018 però, le quotazioni dell’oro si erano mosse in maniera ben differente, portando il metallo giallo ad aggiornare i minimi degli ultimi 20 mesi a 1.160$ l’oncia. Nel dettaglio, le quotazioni dell’oro, una volta rotta al ribasso la soglia psicologica dei 1.200 dollari l’oncia, avevano compiuto una veloce accelerazione, scivolando dapprima a 1.180$ e successivamente appunto 1.160$. Da questi valori, il prezzo dell’oro ha via via ripreso forza, recuperando i 1.180$ per poi incanalarsi fra 1.180$ e 1.200, prima della rottura rialzista dei 1.200 dollari, legata ad aspettative maggiormente da colomba per il 2019-2020 in merito alla politica monetaria della Federal Reserve. Se le quotazioni dell’oro dovessero mantenersi al di sopra dei 1.200$ potrebbe esserci spazio per ulteriori recuperi, con un primo target in area 1.230/1.235$, per scaricare gli indicatori, che erano ormai ampiamente in ipervenduto, dopo le discese delle ultime settimane da parte del prezzo dell’oro.

Oro: quali rischi?

Se il dollaro dovesse invece tornare a guadagnare terreno, potremmo invece assistere a nuove correzioni da parte del prezzo dell’oro. Le aree da tenere in considerazione sono numerose: in primis quota 1.200, successivamente i 1.180$ per oncia di oro. Una discesa al di sotto di tale supporto aprirebbe spazio per un ritorno delle quotazioni auree verso i 1.160$, mentre un target “bearish” più aggressivo e, al momento, più lontano appare l’area 1.130$ che pare raggiungibile, stando allo scenario attuale, soltanto con un ulteriore rafforzamento della banconota verde, fattore generalmente negativo per il metallo giallo. La banconota verde ed il prezzo dell’oro, infatti, godono tradizionalmente di una correlazione negativa.

Va inoltre sottolineato come la discesa dell’oro nelle ultime settimane fosse stata decisamente più dolce nella sua quotazione in euro per via dell’effetto cambio, mostrando come gran parte del calo del prezzo dell’oro sia da vedersi appunto come legato al rafforzamento della banconota verde, vista dagli operatori come bene rifugio in questa fase.

Grafico quotazioni oro (grafico gold daily, ossia ogni candela rappresenta una seduta dell'oro)

grafico oro