L'euro/dollaro risale e prova a lateralizzare.

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L'euro ha recuperato terreno nei confronti del dollaro, risalendo oltre quota 1.18. L'allentamento della tensione legata alla Cataluna ha spinto al recupero il cambio eur/usd che rientra dunque nel canale 1,18-1,21. Dal punto di vista tecnico, come avevamo sottolineato nelle scorse settimane, la situazione pare in evoluzione sul cambio euro/dollaro. L'analisi tecnica, infatti, ci mostra che le quotazioni sono uscite dal canale rialzista che aveva dominato la scena negli ultimi mesi, accompagnando la salita dell'euro/dollaro dall'area 1,05 fino a dei massimi oltre 1,21. 

Lo scenario per il cambio euro/dollaro

Il cambio euro/dollaro guarda ancora alle banche centrali. Sullo sfondo della scena restano ancora le aspettative per una riduzione del quantitative easing della BCE a partire dal prossimo gennaio, mentre il primo rialzo dei tassi da parte del team di Draghi potrebbe arrivare nella seconda metà del 2018. Sul fronte Usa viene sì dato per scontato il ritocco al costo del denaro di dicembre, ma gli operatori non credono alla lunga serie di rialzi che Janet Yellen aveva promesso per i prossimi due anni. Questo potrebbe dunque avere notevoli ripercussioni sul cambio euro/dollaro, che tenderebbe ad apprezzarsi nel caso in cui la BCE si mostrasse particolarmente “falco”, cioè propensa a politiche monetaria restrittive, mentre l'euro/dollaro potrebbe provare a riavvicinare nuovamente l'area 1,10 (ed in un caso estremo la parità) nello scenario di una BCE in versione colomba (o di una Fed particolarmente restrittiva sul fronte della politica monetaria). I mercati, però, sono propensi a credere in una Fed versione colomba ed in una BCE maggiormente falco, come abbiamo visto con il rafforzamento dell'euro/dollaro degli ultimi mesi. Resta da analizzare quali impatti potranno avere da un lato la frammentazione del parlamento tedesco e, dall'altro, le problematiche legate alla questione catalana.