L'oro risponde al bitcoin e supera quota 1.350 dollari

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L'oro è ancora protagonista sui mercati finanziari, il prezzo del metallo prezioso ha infatti superato quota 1.350 dollari l’oncia, aggiornando i massimi da 15 mesi, esattamente dal 1.375$ raggiunto dopo il voto della Brexit.

Il trend del prezzo dell’oro appare ancora impostato al rialzo, con otto degli ultimi mesi in positivo (considerando anche settembre fino alla data odierna). Dai minimi di dicembre a 1.122 dollari l’oncia, le quotazioni auree si sono mosse al rialzo con grande forza. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, questa volta il prezzo dell’oro ha superato quota 1.300 nella passata ottava, volando veloce verso i 1.350 dollari l’oncia. Le performance del metallo giallo non sono paragonabili a quelle del bitcoin, ma al tempo stesso non sono paragonabili le garanzie offerte dal lingotto in comparazione con quelle delle criptovalute. Non sono infatti mancati scandali e truffe su bitcoin e altri prodotti simili.

Prezzo dell’oro: le ragioni della salita

Le tensioni internazionali, con la difficile situazione geopolitica che ha visto la Corea del Nord protagonista hanno senz’altro giocato un ruolo chiave nella corsa all’oro delle ultime settimane. Ma i mercati vedono relativamente più lontani i prossimi rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve. Questo ha indebolito il Dollaro (basti pensare che il dollar index ha perso quasi 11 punti percentuali da inizio anno), con conseguenze positive per il prezzo dell’oro, che storicamente gode di una correlazione inversa con il dollaro. Dal punto di vista fondamentale la situazione pare in miglioramento per quanto riguarda la domanda di oro in arrivo da Cina ed India, tradizionalmente motori della domanda di oro. In questo scenario possiamo inserire la ripresa delle quotazioni dell’oro dell’estate 2017. Non ha corso quanto il bitcoin, ma in dieci mesi l'oro ha recuperato oltre 200 dollari l'oncia.