Oro: previsioni per il 2019

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Oro, dollaro e Federal Reserve. Da sempre c'è una correlazione significativa fra le mosse della Fed, l'andamento del dollaro ed il prezzo dell'oro. Cosa cambia dopo il Meeting della Fed per l’oro e quali previsioni per il metallo prezioso nel 2019? Analizziamo lo scenario macroeconomico e le implicazioni per il prezzo dell’oro.

Le parole di Jerome Powell si sono posate dolcemente sui mercati, ridando un certo slancio al comparto azionario, frenando la corsa del dollaro e offrendo all’oro nuovi spunti rialzisti, con il metallo prezioso nuovamente oltre quota 1.220, ma ancora inserito in una fase laterale. Insomma, le quotazioni dell’oro gold ororimangono in attesa di nuovi market driver, ma lo scenario mostra qualche segnale di ripresa. Per il metallo giallo il market driver principale verosimilmente sarà ancora una volta la Federal Reserve, con le sue decisioni di politica monetaria inevitabilmente destinate a muovere i mercati dei cambi, ma anche le quotazioni dell’oro, da sempre negativamente correlato con il dollaro (scopri di più sulla correlazione fra oro e dollaro). Il meeting di dicembre assume dunque un’importanza significativa anche per il prezzo dell'oro, sia per sapere se vi sarà il quarto rialzo dei tassi del 2018, ma anche per sapere le previsioni per il 2019 da parte della Fed e le linee guida di politica economica.

Cosa muove il prezzo dell'oro?

oroDal punto di vista geopolitico la situazione resta tesa, con elementi quali la Brexit (ma anche le questioni legate all'Italia se dovessero nuovamente infiammarsi), che potrebbero spingere al rialzo l’oro. Al momento, però, nemmeno il conflitto che pare essersi nuovamente intensificato tra la Russia e l'Ucraina non ha determinato alcun movimento dei prezzi dell’oro, decisamente più sensibili alle news in arrivo dalla Federal Reserve. Nel mese di novembre, infatti, il nuovo rafforzamento del dollaro, legato anche alle crescenti aspettative per altri rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve, aveva spinto al ribasso le quotazioni del metallo giallo. Scenario che si è invertito nelle ultime sedute di novembre 2018, con il prezzo dell’oro in ripresa verso i 1.225 dollari l’oncia, ma ancora incapace di superare i 1.235$. Se le quotazioni dell’oro dovessero superare i 1.235$ potrebbe esserci spazio per altri allunghi rialzisti, con un primo target a 1.265$ ed uno, maggiormente ambizioso, a 1.300$ nel caso in la Federal Reserve confermasse un certo atteggiamento da colomba, ossia accomodante, dopo la serie di rialzi dei tassi degli ultimi due anni.

Notizie sull'oro 

oro goldFra le news di questi giorni, va poi segnalato come la Cina abbia importato appena 29,6 tonnellate di oro da Hong Kong ad ottobre. Si tratta di un valore in crescita rispetto a settembre, ma più basso del 25% rispetto all’ottobre 2017. Sul fronte degli ETF aurei (ossia ETF legati al prezzo dell’oro), dopo quattro mesi di fuoriuscita di denaro, fra giugno e luglio 2018, nel mese di ottobre 2018 la domanda è tornata positiva, come riportato dal World Gold Council. Alle prime avvisaglie di turbolenza sui mercati azionari, in sintesi, gli operatori sono tornati a destinare parte della liquidità al metallo giallo. Non è certo un segreto il fatto che l’oro sia da sempre il bene rifugio per eccellenza.

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