Rating Aziende Europee

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Rating europei

Come cambiano i rating delle aziende di grado speculativo? S&P ha presentato una duplice analisi sul tema, con previsioni per l’evoluzione dei rating aziendali.

Un primo report relativo ai rating di S&P Global Ratings ("S&P") analizza l'andamento dei rating di grado speculativo CCC+ e inferiori in Europa.

Rating aziende europee 

I punti chiave relativi a questo report sui rating aziendali sono i seguenti:

  • Il numero di emittenti corporate con rating CCC+ o inferiore è sceso a 52 al 30 giugno 2022, da 59 al 31 marzo, anche se il numero di downgrade per la categoria CCC è salito a 5 nel corso del trimestre.
  • La distribuzione dei rating speculative-grade rimane più debole rispetto al periodo pre-pandemico, poiché la percentuale di emittenti con rating CCC+ o inferiore si mantiene elevata all'8,7%.
  • Sette su dieci emittenti nella categoria CCC presentano livelli di liquidità deboli o insufficienti e l'elevata leva finanziaria suggerisce che le strutture di capitale potrebbero diventare insostenibili
  • Il settore dei media e dell'intrattenimento continua ad avere il maggior numero di emittenti con rating CCC+ o inferiore, con il 10-40% di outlook negativi o in Credit Watch.

 Aumento tasso di default

Come cambia il rischio legato alle aziende europeo? Quali sono i rischi di default?

 S&P si attende in particolare un aumento del tasso di default dei corporate europei di grado speculativo a 3% entro giugno 2023, rispetto all'1,1% di giugno 2022. 

  • RatingS&P si attende che il tasso di default su 12 mesi dei corporate europei di grado speculativo raggiunga il 3% entro giugno 2023, dall'1,1% del giugno 2022. In questa previsione di base, 24 società di grado speculativo andrebbero in default in un contesto di rallentamento della crescita economica, aumento dei tassi e calo dei margini di profitto.
  • Le probabilità di recessione sono in aumento per l'Europa, ma non tanto quanto negli Stati Uniti, in particolare a causa dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e delle pressioni inflazionistiche ad essa associate, legate in gran parte all'energia.
  • Le imprese rimangono relativamente solide e quindi in grado di resistere a una lieve flessione, ma se si verificasse una recessione prolungata o profonda, S&P prevede un ulteriore aumento delle insolvenze, con un tasso di default del 5% entro giugno 2023, nel suo scenario pessimistico.
  • I tassi d'interesse rimangono bassi in Europa, ma stanno aumentando, mentre la fiducia dei consumatori e i prezzi elevati dell'energia rimangono un rischio, soprattutto in vista dell'inverno.

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