Scenari sul cambio euro dollaro

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Il cambio fra euro e dollaro ha vissuto un’estate 2018 in altalena. Dapprima, nella parte iniziale di agosto, abbiamo assistito alla rottura ribassista dell’importante supporto collocato a 1,15, con un veloce scivolone a 1,13 dell’euro nei confronti del dollaro. Sul finire del mese, invece, il tema centrale è stato legato al jerome powell federal reserverecupero dell’EUR/USD, in particolare per l’allentarsi della forza della banconota verde. A frenare le velleità della banconota americana, con ovvie ripercussioni sul cambio euro dollaro, sono state le parole di Jerome Powell, governatore della Federal Reserve, che ha parlato di una serie di rialzi dei tassi “graduali” per il futuro. Gli operatori hanno interpretato il suo intervento come relativamente da colomba. L’euro ha dunque guadagnato terreno nei confronti del dollaro, rientrando all’interno del canale 1,15-1,18. 

Cambio euro dollaro scenari ed analisi tecnica

Dal punto di vista tecnico, sotto 1,15 si aprirebbe spazio per ulteriori discese per il cambio euro/dollaro, mentre soltanto una salita sopra quota 1,1750 potrebbe rilanciare la moneta unica, su cui pesano al momento differenti fattori. Senz’altro pesa la preoccupante avanzata dei partiti populistici, con orizzonti in qualche modo maggiormente incerti sotto numerosi punti di vista, come sul versante italiano. Ma, in primis, pesa la politica monetaria dell’Eurozona, ancora estremamente accomodante. Il QE giunto alla fase conclusiva, ma i tassi fermi a zero, minimo storico. L’ultimo anno di presidenza da parte di Mario mario draghiDraghi ruoterà verosimilmente su queste tematiche. Il Governatore della Bce potrebbe essere il primo a non effettuare alcun rialzo dei tassi. Per fronteggiare la crisi, infatti, Draghi, ha attuato una serie di politiche monetarie ultraespansiva, fra cui il noto “QE”, acronimo di Quantitative Easing, ma ha anche ripetutamente tagliato il costo del denaro, sino a portarlo a zero. L’obiettivo dichiarato da parte di Draghi era quello di riportare l’inflazione al 2%, ma senz’altro il Governatore ha considerato anche l’importanza di offrire all’esport europeo un euro svalutato dei confronti del dollaro e delle altre valute, al fine di rendere maggiormente competitiva l’economia dell’eurozona sui mercati internazionali. Possiamo inquadrare i movimenti dell’euro dollaro all’interno di questo complesso scenario macroeconomico.