Il Volumi del Forex, le coppie più negoziate (Rapporto BIS 2016)

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Come da tradizione, nell’autunno 2016 la Banca Internazionale dei Regolamenti ha pubblicato il consueto aggiornamento triennale sul mercato dei cambi internazionale. A dicembre è poi arrivato l’aggiornamento della prima versione rilasciata a settembre. Al suo interno un’ampia serie di dati, fra tutti spiccano la decrescita complessiva del turnover (in termini di volumi in dollari) e il crescente ruolo dell’Asia. Vediamoli nel dettaglio.

 VOLUMI

 In primis, come accennato, il lungo trend di crescita dei volumi si è arrestato, registrando la prima contrazione degli ultimi quindici anni. All’inizio del Nuovo Millennio le transazioni (o almeno quelle registrate dalla BIS) si aggiravano intorno ai 1.200 miliardi di dollari al giorno, per un volume in continua crescita negli anni seguenti, sfiorando i 2.000 miliardi nel 2004, per arrivare a 4.000 miliardi nel 2010 e a 5.400 nel 2013.

Nell’aprile 2016 la Banca elvetica ha registrato una discesa dei volumi a 5.088 miliardi di dollari al giorno. In termini nominali in dollari il calo supera il 5%, un dato in netta controtendenza rispetto a quelli degli anni precedenti. Va tuttavia segnalato, come non manca di fare il report, come la forza del dollaro abbia avuto un impatto significativo. Basti infatti pesare che nel 2013 il dollari index si trovava poco sopra 80, per arrivare tre anni più tardi in area 95). Se mantenessimo costante il valore della banconota verde nei due periodi si sarebbe ribaltata la situazione, con una crescita del 4% (anch’essa, comunque, decisamente inferiore rispetto al rally dei volumi registrato dal 2001 al 2013).

FOREX MARKET: le transazioni valutarie

forexSul mercato delle valute il dollaro continua a farla da padrone risultando presente nell’87,6% delle transazioni (si noti come ovviamente in ogni transazione sono presenti due valute, il totale darà pertanto 200%). Si tratta di un valore in leggera crescita rispetto all’87% del 2013. Sono invece da segnalare i cali dell’euro e dello yen. La moneta unica scende dal 33,4% del 2013 al 31,3, mentre lo yen dall’23,1 al 21,6%. Perde quota anche il dollaro australiano, dall’8,6% al 6,9%,  mentre risale la sterlina dall’11,8 al 12,8% (anche se si tratta di un dato pre-votazione Brexit, in una fase in cui la sterlina era al centro dell’attenzione sui mercati).

Rapporto BIS: Cresce la quota del renminbi

Emerge, però, anche la crescita delle valute asiatiche. In particolare raddoppia la sua quota il renminbi per la seconda volta di fila, salendo al 4% dal precedente 2.2% (il valore del 2010 era 0,90%), valore che la colloca all’ottavo posto complessivo.