Analisi sul prezzo del petrolio

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Il petrolio è senz’altro uno degli asset finanziari del momento. Per lunghi anni si è parlato di sovrapproduzione del petrolio, anche per via della guerra dei prezzi del greggio portata avanti dall’Arabia Saudita al fine di danneggiare gli altri paesi produttori di petrolio. Ora lo scenario per l’oro nero è cambiato. Dopo un collasso dei prezzi prossimo al 70% fra 2014 ed inizio 2016, il petrolio è tornato al centro dei mercati, con la quotazione del petrolio WTI, benchmark per il greggio statunitense, che dai minimi ha messo a segno un rally superiore al 160%, mentre il Brent nordeuropeo ha quasi triplicato il suo valore, puntando con decisione i massimi degli ultimi quattro anni.

Perché il prezzo del petrolio sale?

petrolioLe ragioni della salta del prezzo del petrolio sono molteplici. In estrema sintesi, però, si teme una scarsità di produzione di greggio, che potrebbe essere generata da vari fattori. In primis gli accordi presi fra i paesi OPEC ed un gruppo di paesi produttori di petrolio non facenti parte del cartello OPEC (con la cosiddetta creazione dell’OPEC+) ha aperto strada ad una salita dei prezzi, sulla scia di una minore produzione. D’altro canto, però, i mercati temono le sanzioni americane in arrivo sul fronte iraniano, mentre un certo peso viene dato anche alle questioni geopolitiche di Libia e Iraq.

Analisi tecnica prezzo del petrolio

Le quotazioni del petrolio sono ancora inserite in un canale rialzista, con il WTI ben impostato. Il superamento dei 70 dollari al barile ha aperto spazio per interessanti riprese, con una prima resistenza intermedia a 72,5$ ed un ulteriore ostacolo per il petrolio a 75$. Al di sopra di questa soglia si aprirebbe spazio per ulteriori rally, mentre dal punto di vista tecnico il primo segnale di debolezza arriverebbe sotto quota 70$, con possibili target a 67.5 e 64 dollari al barile. In ottica rialzista appare particolarmente significativa l’area 75$, dove sono collocati i massimi raggiunti nel mese di luglio dal petrolio. Al di sopra di questi valori il petrolio potrebbe trovare spazio per altre fiammate rialziste verso gli 80$, Esulando dall’analisi tecnica sul petrolio e rientrando in quella fondamentale, si aprirebbe poi il dibattito relativo alla sostenibilità della crescita dei prezzi del petrolio, con il rischio che il greggio, non più low cost, possa frenare la crescita economica mondiale. Nel frattempo le aziende produttrici e raffinatrici di petrolio ringraziano, con Eni che veleggia sopra quota 16 euro per azione, mentre Saipem - dopo lunghe discese fin sotto i 3 euro - ha riagganciato quota 5 euro (salendo anche a 5,30) grazie al miglioramento dell’azienda ma senz’altro anche alla ripresa delle quotazioni del petrolio.

Grafico quotazione del prezzo del petrolio. Si notino i minimi di inizio 2016, seguiti da una lenta ma costante ripresa dei prezzi che ha portato la quotazione WTI del greggio oltre i 70$, mentre il Brent è invece scambiato oltre gli 80 dollari al barile

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