Dollaro in recupero sul forex market

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Nel 2025 il dollaro si è indebolito contro tutte le principali valute. Quali previsioni per il mercato del cambi? 

Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad una progressiva ripresa del dollaro USA. Il bilancio per la banconota verde resta ancora ampiamente negativo nel 2025, ma ci sono segnali di ripresa. Questo deriva in parte da aspettative per una Fed meno accomodante del previsto: lo stesso Jerome Powell nell’ultima riunione della Federal Reserve ha specificato che il taglio ai tassi di dicembre non è scontato. Ma è anche il risultato di questioni e problematiche che riguardano altre aree economiche.

Euro, sterlina e yen

Sull’euro, infatti, pesa l’incerto scenario politico francese, mentre la sterlina è sotto pressione in vista della manovra autunnale del governo che verosimilmente alzerà – in taluni casi anche in maniera significativa – la pressione fiscale, al fine di tenere in ordine i conti nel complesso scenario post-Brexit.

Spostandosi in Asia, le cose non vanno meglio per lo yen. Nei giorni scorsi la Bank of Japan ha mantenuto fermi i tassi di interesse di riferimento allo 0,50% (nonostante l’inflazione sia vicina al 3%), al fine di non rallentare la crescita economica. La nomina di Sanae Takaichi alla guida del Paese del Sol Levante sembra rimanere nel solco dell’Abenomics, con politiche accomodanti per favorire la ripresa dell’economia. Tutto ciò si ripercuote ovviamente sul cambio, con ulteriori ori vendite sullo yen.

La ripresa del dollaro

Ecco, quindi, il contesto in cui dobbiamo inserire la ripresa del dollaro. Operativamente il cambio fra l’euro e la banconota verde si è allontanato dai massimi a 1,19, tornando verso 1,15. Il cable, nome usato in gergo dagli operatori per indicare il rapporto fra sterlina e dollaro, è scivolato a 1,31, sui minimi da oltre sei mesi. Infine, il dollaro è tornato a valere oltre 154 yen. Non si rivedono ancora i massimi storici (in area 162), ma dai 140 toccati nei mesi scorsi siamo risaliti di ben 10 punti percentuali.

Previsioni per il forex market

Quali previsioni per il mercato dei cambi? Molto dipenderà dalle mosse delle banche centrali, a loro volta influenzate dall’andamento dell’inflazione e del mercato del lavoro. Al momento la crescita dei prezzi in Europa – stando ai dati ufficiali – supera di poco il 2%, risultando quindi vicina ai target della BCE. Scenario diverso negli USA, dove siamo a ridosso del 3%. In questo caso, però, la Federal Reserve ha deciso di tagliare i tassi visti i segnali di rallentamento del mercato del lavoro. 

C’è grande attesa per i prossimi dati macroeconomici americani, anche perché siamo reduci da un mese di shutdown, che ha comportato l’assenza di dati o, nel migliore dei casi, un rilascio a singhiozzo. Da valutare, poi, l’impatto sull’economia di una così lunga chiusura di parte delle attività federali negli USA.