ETF sul Litio è rally!

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Sale ancora la quotazione dell'ETF del litio. La cosa non ci deve sorprendere più di tanto, ormai da tempo gli investitori puntano infatti con decisione sul litio ed anche sul cobalto. Le quotazioni di questi metalli continuano a salire e macinano nuovi record, trascinate dalla crescita della domanda di litio e cobalto in arrivo dal settore delle auto elettriche, ma anche da una certa dose di speculazione. Numerosi fondi, infatti, sono entrati comprando a mani basse sia litio che investire litiocobalto, facendo decollare le loro quotazioni. Dai minimi del febbraio 2016 sia il litio che il cobalto hanno guadagnato oltre il 100% e la salita non si è ancora arrestata. Tutto ciò in particolare dopo l'annuncio di Tesla relativo al lancio della Gigafactory, una nuova imponente struttura per la realizzazione di batterie agli ioni di litio. Lo scopo di Tesla è quello di porre fine al (quasi) monopolio del sud est asiatico nel settore delle batterie al litio per la produzione di auto elettriche anche se sin qui i risultati di Tesla sono stati relativamente deludenti, basati più su aspettative future che su numeri concreti. Abbiamo dedicato numerose analisi a come investire sul cobalto, in questa torniamo sul tema di come investire sul litio, in una fase in cui l'appetito dei mercati per queste materie prime è in netta ascesa.


ETF sul litio

ETF LITIOEsiste unETF sul litio, si tratta del Global x Lithium & Battery Tech ETF. Fra le varie modalità di investimento sul litio questa è forse una delle più semplici, in quanto si tratta di uno strumento che cerca di replicare i movimenti dell'industria del litio. Lo fa seguendo i titoli di 27 aziende del settore del litio. Dopo rendimenti negativi nel 2013-2014-2015 e 2016 le cose sono nettamente cambiate nel 2017, quando questo ETF sul litio ha messo a segno un rally vicino al 50%, testimoniando il grande interesse dei mercati verso le aziende operanti nel businnes del litio (estrazione del metallo, stoccaggio del litio, produzione delle batterie al litio)


Azioni di aziende che producono litio

Per investire sul litio non c'è soltanto l'ETF sul litio. E' infatti possibile possibile acquistare azioni delle singole aziende operanti in questo settore. Ci sono tuttavia alcune importanti discriminanti da analizzare. In primis, molte di queste aziende non producono soltanto litio (quindi il prezzo delle loro azioni sarà influenzato anche dall'andamento delle minierequotazioni degli altri metalli prodotti, oltre che da una serie di fattori legati alla produzione di quella specifica miniera). In secondo luogo, investire sulle azioni di queste aziende che producono litio rappresenta in qualche modo una sorta di investimento in leva sullo stesso litio. Perchè questo? Lo vediamo con un esempio volutamente semplicistico sul tema. Dato un prezzo di mercato per ipotesi di 100 dollari per tonnellata di litio ed un costo dell'azienda di 90 dollari per estrarre ogni tonnellata di litio, questa avrebbe un profitto di 10. Nel momento in cui il prezzo del litio salisse da 100 a 120 dollari a tonnellata (+20%), l'ipotetico guadagno per la nostra azienda produttrice di litio, salirebbe da 10 a 30 $ (+300%), con ovvie ripercussioni sul prezzo dell'azione in questione.

Un'ampia parte delle aziende che producono litio sono in Australia, Sudamerica o Cina, quindi le azioni di queste aziende sono spesso quotate nei listini locali (o quantomeno non in Europa), occorrerà pertanto, in questa particolare modalità di investimento sul litio, coprirsi dal rischio di cambio. A livello di riserve di litio è la Bolivia il paese con le riserve più ampie, seguito da Cile, Argentina e Cina.

Sociedad Química Y Minera de Chile S.A ha guadagnato oltre il 100% in borsa nel corso del 2017, ma anche gli altri grandi nomi del settore come FMC Corporation, ed Albermarle (che nel 2014 ha comprato Rockwood Lithium) stanno mostrando progressi importanti (superiori al 50%) grazie alla crescente domanda di litio. Fra le aziende legate al litio dobbiamo ovviamente menzionare anche la multinazionale americana Tesla, che è uno degli attori centrali – ed anche più discussi visti i suoi fatturati in rosso sin qui – del settore.