Euro sterlina ancora in area 0,90

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Il cambio fra euro e sterlina resta pericolosamente vicino all'area 0,90. In altre parole con 100 pound si ricevono poco più di 112 euro. Ben 24 in meno rispetto allo scenario pre-Brexit e oltre 30 euro in meno rispetto ai picchi del 2015, quando EURGBP arrivò sotto quota 0,70. Gli investitori puntano ancora sull'euro, mentre sono cauti nell'accumulare sterline anche per via delle vicissitudini legate alla Brexit che hanno già determinato un' impennata dell'inflazione ed un may brexitrallentamento della crescita economica britannica. Nel 2016, infatti, il Regno Unito è cresciuto del 2,2% ma il dato relativo al 2017 minaccia di essere decisamente inferiore in gran parte a causa dei timori Brexit. Nel primo trimestre il paese è cresciuto soltanto dello 0,2%, è andata poco meglio in quello seguente con la crescita dell'economia britannica che si è fermata a +0,3%. Il target del 2% pare dunque decisamente lontano e pare improbabile che l'UK possa crescere di 1,5 punti percentuali nella seconda parte dell'anno per restare in linea con le stime di crescita del 2%. Ne risente ovviamente la sterlina, che paga anche il governo debole, mentre Theresa May continua a perdere membri dello staff. L'ultima partenza quella del capo stratega Wilkins.


Brexit e Bank of England

banca di inghilterraLa sterlina soffre ancora è in molti attendono a questo punto un'intervento della banca di Inghilterra per alzare i tassi di interesse e frenare la svalutazione della sterlina che ha fatto seguito alla Brexit. La mossa è altamente probabile, resta però da capire quando Carney ed il suo team vorranno intervenire per sostenere la moneta inglese. Gli ultimi dati relativi all'inflazione hanno mostrato una frenata della corsa del caro prezzi (da 2.9% a 2 6%). Questo potrebbe posticipare le tempistiche dell'intervento della banca di Inghilterra a sostegno della sterlina. Carney, alzando i tassi, probabilmente teme di mettere in crisi il mercato immobiliare britannico che si posa su vaso di cristallo. Dopo lunghi anno di crescita dei prezzi il settore immobiliare britannico, in particolare nell'area di Londra, pare essere giunto alla fine della salita dei prezzi. Una correzione è dunque nell'aria, si tratta di capire quella che sarà l'eventuale portata della discesa. L'immobiliare ha già fatto registrare cali a due cifre nei quartieri del lusso londinese (come Chelsea e South Kengsington), mentre altrove la frenata è stata decisamente più modesta. In alcune aree fuori dalla capitale i prezzi sono ancora debolmente saliti, ma nei prossimi anni lo scenario potrebbe cambiare anche lì. La debolezza della sterlina, d'altro canto, favorisce una tenuta del settore favorendo la domanda in arriva dall'Europa, da Arabia, India e Cina. Ma al tempo stesso spaventa gli investitori che cercano porti sicuri dove riporre il denaro.