Euro/dollaro: nuovo segnale di forza solo sopra quota 1,08

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L’euro/dollaro tiene sopra quota 1,07, ed a metà mattina è negoziato in area 1,0755. In sintesi non è bastato il terzo ritocco rialzista dei tassi negli ultimi 15 mesi da parte della Yellen a ridare slancio alla banconota verde, con il dollar index che naviga poco sopra quota 100, ben sotto i 102 di inizio mese. Dal punto di vista grafico le quotazioni dell’euro/dollaro negli ultimi 5 mesi hanno oscillato in un trading range relativamente stretto, nell’ordine del 5%, fra 1,035 e 1,087. Da gennaio in poi il movimento è stato ancora più ridotto, fra 1,0495 e 1,083, con una tendenza rialzista nelle ultime settimane che ha spinto le quotazioni nella parte alta del range, confermando ancora una volta come la parità fra le due valute non sia così facile da raggiungere. Dal punto di vista tecnico l’euro, che ha passato indenne le elezioni olandesi, potrebbe provare nelle prossime settimane a rompere al rialzo la resistenza collocata a 1,08-1,082. Primo segnal di debolezza soltanto con un ritorno sotto quota 1,066, anche se il supporto chiave resta collocato a 1,0495-1,05.

The Forex Market is open 24h/5day a week.I principali market driver, cioè i fattori destinati a muovere i mercati, appaiono di varia natura. In primis le elezioni francesi (proprio questa sera va in onda il primo dibattito fra i candidati) con l’incognita Le Pen che spaventa le piazze finanziarie. Ma anche i dati sull’inflazione, con il dato sulla crescita dei prezzi che sicuramente avrà un peso sulle future mosse di Draghi e della Yellen. Sul fronte americano i mercati aspettano di capire se (e in quale percentuale) Donald Trump sarà capace di tramutare in fatti le sue parole, con l’incognita protezionismo che difficilmente va d’accordo con un dollaro troppo forte.