La caduta del Bitcoin

Il bitcoin e le criptovalute si avviano a concludere il 2018 in pesante rosso, con cali superiori al 50% per quasi tutte le monete virtuali. Alcune criptovalute hanno addirittura perso il 90 o il 95% dai massimi, altre ancora valgono ormai meno di un centesimo, a testimoniare la debacle del settore delle cryptocurrency nel 2018. In altre parole, il 2017 fu l’anno della bolla del bitcoin, il 2018 è stato quello in cui la bolla delle criptovalute si è sgonfiata. Nel 2017 la capitalizzazione del settore delle criptovalute era cresciuta esponenzialmente, fino a superare i 700 miliardi, rendendo per qualche mese le monete virtuali uno dei temi dominanti nella recente storia dei mercati finanziari. All’epoca parole come “ripple”, “litecoin” o “ethereum” - per non parlare di “bitcoin” - fecero registrare veri e propri boom di ricerca su Google, accompagnati da una salita soltanto all’apparenza interminabile del loro valore. La serie di record del bitcoin e delle altre criptomonete ha attratto l’attenzione da parte dei media; in particolare il rally della parte conclusiva del 2017 ha catalizzato l’interesse del grande pubblico, facilmente affascinabile all’ipotesi di un’alternativa alle tradizionali valute, così come dalla possibilità (più teorica che reale ovviamente) di facili guadagni semplicemente detenendo le criptovalute. Sono state queste le ragioni che hanno spinto il bitcoin a mettere a moltiplicare il suo valore per quasi 20 volte nel corso del 2017, salendo da 1.000$ a dei massimi in area 20.000$. La percentuale della salita sarebbe risultata ancora maggiore considerando i fork, ossia le scissioni che hanno dato vita ad altre criptovalute come bitcoin gold o bitcoin cash.

La caduta del bitcoin

Le cose, però, sono cambiate – ed in maniera drastica – per l’intero settore delle criptovalute nel 2018, con una fragorosa caduta per l'intero settore. Sul finire del 2017 sono stati lanciati i primi futures sul bitcoin: questo ha fornito ai trader la possibilità di posizionarsi sia long che short, in altre parole non soltanto di investire o scommettere sul rialzo del bitcoin, ma anche di puntare su un’eventuale discesa delle criptovalute. Ed è proprio quello che si è verificato, dando ragione, almeno per il momento, alla fazione degli analisti che ritenevano le criptovalute una delle più grandi bolle della storia. Fra questi vi è Nouriel Roubini, che da tempo sostiene che l’intero settore sia al centro di una tremenda bolla finanziaria, al pari di quella dei tulipani nell’Olanda di qualche secolo fa. L’economista ha anche aggiunto che “il valore del bitcoin è sceso molto, ma è ancora altamente superiore a quello reale, cioè zero”. Fra le ragioni che avevano spinto al rialzo i prezzi probabilmente vi era anche la scarsa regolamentazione ed una certa mancanza di trasparenza che ha caratterizzato le e-currency nei loro primi anni di vita, in exchange troppo spesso facilmente manipolabili, con black-out e furti, ma anche per via di una ridotta liquidità. Il successo delle criptovalute era legato alle aspettative che potessero essere proprio loro l’alternativa al denaro contante in un futuro forse non troppo lontano, ma questo non si è sin qui verificato ed il valore delle monete virtuali è via via crollato, con una fragorosa caduta che ha spinto il bitcoin anche sotto quota 5.000 dollari per unità, ossia il 75% in meno rispetto ai massimi del dicembre 2017. Non è andata meglio al Litecoin, che dai massimi oltre 350$ ha perso il 90%, scivolando a 35$, mentre Ripple, la criptovaluta non decentralizzata, naviga ad un -85% dai picchi di gennaio, quando valeva 3,30$, con un valore attuale inferiore ai 50 centesimi. Lacapitalizzazione dell’intero settore delle criptovalute è ovviamente scesa in maniera proporzionale, calando a 150 miliardi di dollari, anche in questo caso l’80% in meno dei massimi, a testimoniare la debacle delle criptovalute. Il Bitcoin probabilmente avrà un futuro, ma da quanto stiamo vedendo i mercati lo vedono molto lontano e preferiscono altri strumenti finanziari alle monete virtuali.

                                    LA CADUTA DEL BITCOIN in un grafico con il 2017/2018