La sterlina debole spinge l'inflazione britannica meno delle attese: +1,8%

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L'inflazione britannica cresce, ma meno di quanto temuto. La discesa della sterlina, iniziata qualche mese prima del voto dello scorso 23 Giugno, sta portando inflazione nel Regno Unito. Ma tutto ciò, almeno per il momento, avviene ad un passo sostenibile, con la crescita dei prezzi all'1,8%, contro il precedente 1,6% (0,1% in meno dell'1,9% atteso dagli analisti). Di fatto, anche se questo scenario potrebbe cambiare rapidamente nei prossimi mesi, l'inflazione è ancora sotto il target del 2% della Bank of England

Tutto ciò ha comportato una discesa delle probabilità stimate dagli analisti di un rialzo dei tassi da parte della BoE dal 29 al 24%, come riportato da Bloomberg

Tengono anche i prezzi delle case, nonostante la corsa negli ultimi mesi si sia fermata in alcune aree della capitale (dove si sono verificate anche delle forti discese). Il dato nazionale, su base annuale, si è ancora attestato al +7,2%.

Sui mercati valutari la sterlina ha reagito perdendo terreno, dopo i profitti dei giorni scorsi, in quanto, come detto, appare più lontano un ritocco rialzista dei tassi.

Il cambio fra euro e sterlina era sceso sotto quota 0,85, arrivando in area 0,845. E' oggi risalito a 0,852 (l'inverso sterlina/euro è 1,1737), mentre il cable, cioè il rapporto sterlina/dollaro è sceso nuovamente sotto 1,25.

Ecco la sintesi presentata dall'Istituto statistico nazionale britannico, che spiega come il rialzo arrivi dai carburanti, mentre il vestiario sia sceso in modo significativo, così come la componente legata al cibo

  • The Consumer Prices Index (CPI) rose by 1.8% in the year to January 2017, compared with a 1.6% rise in the year to December 2016.
  • The rate in January 2017 was the highest since June 2014.
  • The main contributors to the increase in the rate were rising prices for motor fuels and to a lesser extent food prices, which were unchanged between December 2016 and January 2017, having fallen a year ago.
  • These upward pressures were partially offset by prices for clothing and footwear, which fell by more than they did a year ago.
  • CPIH (not a National Statistic) rose by 2.0% in the year to January 2017, compared with a 1.7% rise in the year to December 2016.