L'ORO corre veloce sui venti di guerra e trova i massimi da 5 mesi

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L’oro non aspettava altro che un leggero indebolimento della banconota verde per tornare a correre. E’ bastato il ritorno dell’euro/dollaro sopra quota 1,06 per dare nuovo ossigeno al metallo giallo, con le quotazioni che sono tornare oltre i 1.265$, di fatto sopra le due resistenze chiave collocate a 1.261 e 1.264$, per poi superare anche i massimi della passata ottava a 1.271$. Pesano (e non poco) le tensioni internazionali ed un contesto geopolitico sempre più complesso.

Il metallo giallo, come avevamo detto, appare ancora all’interno di un trend rialzista, con le quotazioni che stanno trovando nuovi spunti per provare a spingere sull’acceleratore. Infatti, se le quotazioni riusciranno a rimanere al di sopra della resistenza collocata a 1.271, potremmo assistere ad un tentativo di recupero verso i 1.300$, l’area da dove ha preso avvio la discesa che ha caratterizzato l’ultima parte del 2016.  Lo scenario di fondo, anche per il 2017, potrebbe essere quello di un mercato fisico ancora in surplus, con una domanda che non copre l’intera offerta. Uno scenario, però, che viene ribaltato dalla domanda di oro finanziario (quello cartaceo), con gli operatori sempre più propensi ad aprire posizioni long per coprirsi dai vari rischi geopolitici in arrivo. Mancano infatti soltanto due settimane al primo turno delle elezioni francesi, mentre restano aperte le questioni fra Trump, Corea e Siria, con pericolosi venti di guerra all’orizzonte.