L'ORO ha rotto al rialzo (o forse no): ma il quadro tecnico resta ben impostato

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L’oro ha rotto al rialzo. O forse no.  Ecco il dilemma che sta attanagliando gli investitori, dopo il break out di venerdì, con le quotazioni che sono volate fino ad aggiornare i nuovi massimi degli ultimi 5 mesi in area 1.271$, per poi ritracciare verso i 1.250$ l’oncia. I missili di Trump, gli attentati di Stoccolma e quelli egiziani hanno preoccupato i mercati, non a sufficienza, però, per fargli perdere il consueto sangue freddo e cinismo. In altre parole, nessun crollo drastico in borsa ed il rally dell’oro può attendere. Dal punto di vista tecnico il metallo giallo resta tuttavia impostato positivamente, con le quotazioni che restano sopra quota 1.250$. Primo segnale di debolezza soltanto sotto questa soglia (per l’esattezza sotto i 1.248$), con ulteriore conferma sotto quota 1.240$. gold oroSarebbe invece decisamente più negativa una discesa sotto i 1.225, anche se la vera inversione arriverebbe soltanto sotto i 1.195-1.200, area decisamente lontana al momento.  Come accennato restano dunque alte le possibilità di assistere a nuovi really verso i 1.261 ed i 1.264$, le prime due resistenze per l’oro. Spazio in tal dapprima verso 1.270-1.271$ e successivamente potremmo assistere ad un tentativo di rimonta verso i 1.300$, l’area da dove ha preso avvio la discesa che ha caratterizzato l’ultima parte del 2016. In calo l’argento, scambiato a 17,95$, circa 50 centesimi sotto i massimi della passata ottava.