Tassi Federal Reserve: previsioni per i tassi

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La Federal Reserve ha tagliato i tassi di interesse: quali previsioni per la Banca centrale americana?

Dopo tanta attesa la Federal Reserve ha tagliato il costo del denaro di 25 punti base. Dal 4,50% si scende quindi al 4,25%, con il primo taglio del 2025.

I numeri in arrivo dalla Federal Reserve sembrano confermare altri due tagli entro fine anno (quindi nei prossimi due meeting), ma soltanto un ulteriore riduzione al costo del denaro da 25 bps nel 2026 e non i 2 o 3 che il mercato stava ormai prezzando. Si discute, di fatto, sull’atterraggio dei tassi americani, dopo il lungo volo di questi ultimi anni. Le previsioni per la Fed dopo questo meeting sono maggiormente restrittive, con il mercato che prezza tassi sotto il 3% a fine 2026, mentre per i banchieri americani al momento la previsione a fine 2026 è soltanto in area 3,3-3,4%.

Tassi Federal Reserve

Come si muoveranno i tassi americani?

“La decisione della Fed di ridurre i tassi di interesse di 25 punti base segna un cambiamento di orientamento, poiché in questo modo ha scelto di dare priorità al mercato del lavoro rispetto all'inflazione” ha spiegato Carlos de Sousa, portfolio manager di Vontobel

“In futuro, la Fed dovrà affrontare il compito indubbiamente complesso di bilanciare il suo doppio mandato in un contesto di indebolimento del mercato del lavoro USA e di inflazione persistentemente elevata. La pressione per tagliare i tassi complicherà ulteriormente le cose. In questo contesto, gli investitori continueranno probabilmente a diversificare al di fuori degli Stati Uniti”.

Il taglio era previsto, ma una sorpresa è ugualmente arrivata dalla Federal Reserve.  “Il solo governatore Miran ha dissentito, spingendo per un taglio di 50 punti base. C’erano state speculazioni sul fatto che sia il Governatore Waller sia il Governatore Bowman avrebbero spinto per un taglio di 50 punti base in questa riunione del FOMC, cosa che non è avvenuta” spiegano invece gli analisti di Wellington Management.

“Il comunicato è risultato da falco, poiché la Fed ha riconosciuto che i rischi al ribasso per l’occupazione sono aumentati, ma ha anche menzionato che l’inflazione è salita. Sebbene la mediana delle proiezioni dei membri della Fed indichi altri 2 tagli entro la fine dell’anno, in linea con le aspettative del mercato, il “dot” per il 2026 è sceso solo di 25 punti base, al 3,375%, ed è ben al di sopra delle aspettative di mercato che vedono un tasso inferiore al 3% entro la fine del prossimo anno”.

In sintesi, Powell ha dovuto ammettere che i dazi stanno aumentando l’inflazione, ma al momento – l’ipotesi è che si tratti di un aumento una tantum. Sarà davvero così? Sul mercato delle valute il dollaro ha mostrato segni di ripresa, con il cambio euro/dollaro sceso sotto 1,18. Si allontana dai massimi di periodo il cambio fra le due valute.

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