I bookmakers stilano le quote per l'impeachment di Donald Trump, mentre Greenspan punta sulla fine dell'euro

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L’EUROPA AFFANNA…

I rally di Wall Street delle ultime settimane non possono certo cancellare l’incertezza di fondo che domina i mercati. In particolare sul fronte europeo, con una serie di nodi da sciogliere, fra cui le tante tornate elettorali in arrivo nel 2017, che coinvolgeranno Olanda, Francia, Germania e forse anche l’Italia. Tutto ciò mentre i dubbi sul futuro dell’Eurozona restano vivi, anche dopo le ultime dichiarazioni di Juncker e dopo i rumors sulle sue possibili dimissioni, che aprirebbero di fatto la strada al finlandese Jyrki Katainen. Non una gran cosa per l’Italia, viste le posizioni dello scandinavo, particolarmente legato al rispetto delle regole europee.

A rincarare la dose ci ha pensato il britannico Express, con un titolo ad effetto legato alle parole dell’ex chairman della Federal Reserve, Alan Greenspan.

Euro to COLLAPSE – people rush to buy gold as trust in single currency DISAPPEARS

Il quotidiano d’Oltre Manica ha dunque riassunto con un roboante “collasso dell’euro – la gente ha fretta di compare oro in quanto la fiducia nella valuta unica sparisce” le parole del novantenne banchiere statunitense. Un titolo che non rispecchia la realtà, in quanto le quotazioni del metallo giallo hanno messo a segno un poderoso rialzo, senza però essere l’unico asset del settore a salire (si pensi all’argento). Inoltre il recupero dell’oro, quantificabile vicino al 10%, ha alla sua base una serie di ragioni ampia, che va ben oltre le difficoltà dell’area euro e coinvolge la politica monetaria americana e la domanda asiatica.

…MA TRUMP SPAVENTA (e crescono le puntate sul suo impeachment)

I dubbi restano anche sul fronte americano, con crescenti dubbi da parte dei mercati sulle politiche di Donald Trump, con il rischio di guerra commerciale con la Cina ed il Mexico sempre dietro l’angolo. Dopo il Muslim Ban, i rumors, subito smentiti dalla Casa Bianca, di una possibile mobilitazione della Guarda Nazionale contro i clandestini, hanno ulteriormente scaldato gli animi. Il tutto mentre Trump è incappato in un grasso scivolone, parlando di “un attentato del giorno prima in Svezia”. Attentato che, fortunatamente non era mai avvenuto. A Stoccolma in molti si sono interrogati su cosa fosse capitato, mentre l’ambasciata svedese ha chiesto spiegazioni al Dipartimento di Stato Americano.

In molti poi non hanno gradito le parole del Tycoon relative ai “media disonesti”, dissociandosi dal Presidente. Fra questi, oltre ai democratici, anche un gruppetto di repubblicani capeggiato dal “cane sciolto” McCain, che senza mezzi termini ha definito Trump un dittatore. E in tutto ciò aleggia lo spettro dell’impeachment, che qualcuno inizia a pensare di poter utilizzare, mentre le quote dei bookmakers per l'IMPEACHMENT o le dimissioni di Trump prima del termine del mandato sfiorano ormai il 50%. E le rassicurazioni del vicepresidente Pence, relativamente alla partnership ed al sostegno americano all’Europa, calmano soltanto in parte le acque di un mare in tempesta.


Le news si susseguono dunque in questo complesso quadro, con gli investitori che, consci del passato, devono considerare l’evolversi della situazione politica anche per le loro scelte. Non possiamo infatti scordare i grandi scossoni sui mercati del 2016: in primis quello che arrivò dopo la Brexit, con alcuni listini, fra cui Milano, che non riuscivano a far prezzo il 24 giugno, mentre la sterlina crollava sui mercati. Ma anche la caduta e la successiva rimonta del dollaro dopo l’elezione di Trump, cosi come la volatilità che precedette e seguì il referendum italiano. 

Ancora una volta un sottile filo unisce mercati e politica…

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