L'argento è reduce da 9 settimane consecutive di rialzi

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Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad importanti movimenti nel settore delle materie prime, con cobalto e litio sotto i riflettori, ma anche il comparto dei preziosi ha performato in maniera positiva. In particolare l'argento, reduce da nove settimane consecutive di rialzi. Dai minimi di metà dicembre in area 15,70 $ l'oncia, il prezioso ha trovato spazio e forza per superare dapprima i 17 dollari e lanciarsi verso quota 18, decretando così la fine del trend ribassista che aveva compresso le quotazioni dalla scorsa estate in poi. Va anche segnalato come le quotazioni siano tornate sia sopra a la media a 50 giorni che a quella a 200 giorni, confermando la tendenza positiva.

Il metallo, la cui estrazioni avviene soprattutto in Sudamerica, sta beneficiando delle aspettative per una crescente domanda dal settore degli investimenti. Infatti l'incertezza che regna sui mercati, sta spingendo numerosi investitori verso la sicurezza di oro e argento. Ma anche richiesta in arrivo dalla componente industriale resta forte, sfruttando il trend economico in ripresa. In questo scenario vanno poi inseriti anche gli scioperi che stanno rallentando la produzione in alcune importanti miniere in Cile, quarto produttore al mondo di argento.  

In sintesi numerosi fattori lasciano aperta la porta ad ulteriori rialzi, ma va detto che la lunga corsa delle ultime settimane potrebbe chiamare (a breve) una pausa di riflessione per il metallo, con i prezzi che nella prima parte di questa settimana hanno già mostrato una certa fatica nel proseguire la salita degli ultimi giorni, tornando sotto quota 18 dollari l'oncia.

 Il legame con gli Stati Uniti, con l'andamento della loro economia e della loro politica monetaria resta dunque forte, non soltanto per l'oro ma anche per l'argento, con uno scenario estremamente interessante, che in queste ultime settimane ha visto correre il silver più del gold.