L’Euro/Dollaro aggiorna nuovi minimi dal 2002

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L’euro/dollaro resta al centro del dibattito, con gli investitori ancora pronti a puntare sulla parità fra le due valute, tanto da spingere il cambio a ritoccare nuovi minimi da quasi 15 anni a 1,0352, una quindicina di pips piu’ in basso rispetto ai minimi della scorsa settimana, per poi risalire nuovamente in area 1,04, in attesa dei dati sulle abitazioni Usa (che saranno rilasciati mercoledì) e  sul PIL USA del terzo trimestre 2016 (annunciato giovedì).

Dal punto di vista tecnico le quotazioni hanno iniziato a muoversi al ribasso poche ore dopo l’elezione di Donald Trump ad inizio novembre, con i mercati pronti a scommettere sulla possibile maggiore spinta inflattiva in arrivo dalle politiche del Tycoon. Questa "irrazionale" corsa al dollaro, ha portato le quotazioni ad abbandonare l’ampio canalone 1,05  - 1,15 che le ha contenute per quasi due anni, fornendo nuovi spunti di forza al dollaro dopo l'annuncio dell'allungamento del Quantitative Easing fino alla fine del 2017  da parte di Mario Draghi nell'ultimo meeting (seppur con una riduzione da 80 a 60 miliardi di dollari al mese). I mercati sono ancora schierati dalla parte del dollaro, resta da vedere se lo saranno anche dopo l'insediamento di Trump alla Casa Bianca, quando forse sarà meno semplice attuare le politiche promesse in campagna elettorale.